giovedì 5 maggio 2011

Chi ha insaccato Roger Rabbit?

"Dopo avermi accolto nel Suo blog, stendendomi un lungo e vellutato tappeto
rosso, il mio Amico Nerio mi ha dato la possibilità di condividere con voi
lettori, le mie piccole “fantaricette” che da anni giacevano sommerse dalla
polvere all’interno del mio pc.

La redazione ed in specifico la redattrice, mi ha chiesto gentilmente di
scriverle una intro per accompagnare la mia ricetta nel suo lungo e speriamo
duraturo cammino, consigliandomi addirittura una frase del tipo " nel mezzo
del cammin di nostra vita Mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via
sera smarrita...“

Pensai subito che solo un pazzo può scrivere una cosa del genere, e che una
frase così non sarebbe mai arrivata da nessuna parte. Ho pensato invece ad una
intro più soft,del tipo , ”O Musa, tu che di caduchi allori non circondi la
fronte in Elicona, ma su nel cielo infra i beati cori hai di stelle immortali
aurea corona, tu spira al petto mio celesti ardori”.

Ora…… ammettendo che non ho la benché minima idea di quello che significhi,
però fa fico, introdurrei la ricetta con una mia frase che dico sempre ad
un'amica :nella poesia, musica, canto o in cucina, siamo tutti artisti da
quattro soldi, è la musa che fa la differenza………………
Buon proseguimento.

Miky "

Frutto di un romanzo di Gary Wolf, il coniglio Roger Rabbit nacque alla fine degli anni 80.

La Walt Disney prese la palla al balzo e lo catapultò nel cinema come protagonista in un film che combina attori in carne ed ossa e personaggi d’animazione. Fu una pellicola di grande successo ma spesso il successo conduce alla disperazione. Già alla fine delle registrazioni ebbe le sue prime crisi esistenziali. Venne subito a cercarmi supplicandomi di aiutarlo a trovare la sua vera identità, non riusciva più a capire la differenza tra finzione e realtà. Cosa avreste fatto voi?


Aveva perso completamente la testa e già a prima vista capii subito che quella povera bestiola andava aiutata, era pallido, privo di pelo, quel suo occhio assente mi portò alla conclusione che era entrato in un brutto giro o che la morte gli doveva essere passata veramente vicino


La cosa più importante era fargli ritrovare la fiducia in se stesso. Riempiendolo di autostima, pangrattato, pecorino, salsiccia, cuori di carciofo, uova, prezzemolo, sale pepe q.b. gli avrei donato un aspetto più dignitoso.


Dopo averlo rivestito con spek Alto Adige IGP e trovato un’ alloggio confortevole su di un prato prezzemolato di petali di carciofo, annaffiati con grappa barricata trentina, conquistai immediatamente la sua fiducia.


In me trovò una spalla su cui piangere, l’amico al quale si sentiva legato stretto stretto.

Niente e nessuno poteva liberarlo dalla morsa del mio affetto.


In breve tempo riuscii a fargli capire la differenza tra la finzione dentro lo schermo di una tv e la realtà vista dall’interno di un forno.


Ce l’ho fatta!!! Avevo ritrovato la sua vera identità, oggi per lui il cinema è solo un felice ricordo.


La vedova Rabbit annuncia la scomparsa del marito.

Ciao Roger …….è stato un piacere conoscerti!!

1 commento:

Cammy ha detto...

buonissimo da fare....complimenti !!

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